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  • Immagine del redattoreFP CGIL del Trentino

Sanità, sempre più emergenza

Non c’è tempo per la pianificazione, occorrono risposte in fretta per allestire nuovi posti letto per la rianimazione. Questo potrebbe essere il sunto dell’incontro di oggi con il Direttore Sanitario dott. Benetollo e il Dirigente del Personale dott. Fedrigotti sulla condizione degli operatori del sistema sanitario trentino in lotta contro Covid-19. Una mancanza di tempo che evidentemente non consente di dare risposte adeguate alle questioni che continuiamo invece a ritenere di non secondaria importanza, pur nella consapevolezza del momento grave che attraversiamo.

Resta alto prima di tutto l’allarme sul rifornimento dei DPI che sono bloccati in India e Turchia, mentre un aereo in queste ore starebbe scaricando a Bergamo dpi che servono però anche per altre strutture. Non abbiamo contezza di quando e quanto materiale arriverà in Trentino. Da qui l’indicazione da parte dell’Apss ad alcune categorie di operatori sanitari di sanificare in proprio le mascherine, che ha prodotto naturali ed ulteriori preoccupazioni. Per questo come Fp Cgil abbiamo chiesto di fare invece ogni sforzo per reperire questi dispositivi, in qualsiasi modo e con qualsiasi canale attivabile, a partire dalla aziende sul territorio che non fanno attività legata all’emergenza e incentivando la riconversione di altre per la produzione diretta, e assicurando in ogni caso tutte le risorse economiche necessarie.

E’ per Fp Cgil necessario estendere a tutto il personale sanitario e socio sanitario in servizio il tampone in considerazione del numero rilevante di asintomatici potenziali vettori: il fatto che - a quanto ci è stato spiegato - la sensibilità sarebbe del 20% 100 - quindi non sufficiente a giustificare il metodo, non ci persuade affatto. Continuiamo a pensare che il tema della salvaguardia della salute e sicurezza di lavoratori e pazienti debba prescindere da opzioni puramente statistiche. Ricordiamo che questi lavoratori stanno già operando in regime di deroga rispetto alle misure sanitarie - quarantena - previste per tutti i cittadini venuti a contatto con ammalati da Coronavus. Una deroga su cui esprimiamo assoluto dissenso come Fp CGIL: l’operatore sanitario non in quarantena costituisce un notevole aumento del rischio clinico, per se stesso e per i pazienti, aggravata dalla persistente carenza o inadeguatezza di DPI, di tamponi e il ritardo nell’eseguire e processare gli stessi.

Per quanto riguarda il reclutamento di nuovo personale, per i concorsi Oss e Infermieri sono state preannunciate due graduatorie per titoli con prime assunzioni a tempo determinato. Questa misura, insieme al mantenimento in servizio di medici e infermieri, al richiamo dalla pensione e all’assunzione di infermieri interinali, dovrebbe consentire di supportare i settori in emergenza. Abbiamo sottolineato la necessità della massima formazione possibile per questo personale al fine della salvaguardia della loro salute e quella dei pazienti, e di un maggiore coordinamento tra pubblico privato. Ci appaiono difatti contraddittorie alcune misure che dispongono le ferie d’ufficio in questa emergenza mentre altri operatori sono allo stremo in prima linea. Ben comprendendo la necessità di salvaguardare professionalità e preparazioni specifiche, riteniamo necessario una opportuna valutazione anche per l’impiego di questi operatori – sostanzialmente costretti alle ferie – in attività di supporto che possano favorire i colleghi. Questo vale sia per le strutture pubbliche che private.

Ospedale da campo di Marco: sull’ipotesi si allestimento di questo tipo di strutture temporanee abbiamo chiesto massima attenzione sul personale che si intende impiegare, visto lo sforzo già in essere per tenere la prima linea. Ci preoccupa che strutture come questa, in cui si tratteranno pazienti Covd, possano essere gestite, anche in funzione di supporto, da personale senza le necessarie competenze, esperienze e professionalità.

La situazione continua ad allarmare e le lavoratrici ed i lavoratori ci chiedono aiuto: è aumentato comprensibilmente il timore di ammalarsi e di contagiare i propri cari! Occorrono misure coerenti con l’aggravarsi della situazione, con l’aumento esponenziale dei contagi tra medici, infermieri e operatori sanitari e socio sanitari, con la mancanza dei dispositivi idonei, con la fortissima pressione che grava sul sistema sanitario.


FP CGIL DEL TRENTINO – Luigi Diaspro – Segretario generale – 3406575389

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